mercoledì 4 settembre 2013

Bavarese agli amaretti.


Si sa che la mamma capisce le cose al volo. 
E infatti, quando vede che stai impazzendo perché per mesi non hai toccato pentola/teglia/frusta o quant’altro, una sera arriva e ti dice: “Domani abbiamo una cena, me la fai qualche torta?”

All’ingegnere si sono illuminati gli occhi, nemmeno a dirlo.

Però, non è che sia nota per la leggerezza dei miei dolci, diciamolo, quindi scegliere una torta che andasse bene per una serata d’agosto non è stato semplice. Come sempre, è venuta in mio soccorso l’idea della BAVARESE, passione della mamma (che per la proposta se lo meritava un premio, dai..) e gli amaretti sono stata un’ovvia conseguenza dato che alle pesche l’avevo già preparata, alla vaniglia proprio non mi và, e quegli amaretti abbandonati nel mobiletto della cucina mi facevano tenerezza….ok, stiamo degenerando, studio decisamente troppo. 

MA bando alle ciance, più ricette e meno parole! Voilà la ricetta, e vorrei far notare le decorazioni della bavarese, l’ingegnere così artistica non l’avevate ancora vista eh.. ;)



(ENGLISH VERSION BELOW)




BAVARESE AGLI AMARETTI (con base di pan di spagna)

INGREDIENTI:

Per la bavarese:
  • 250 ml panna fresca 
  • 500 ml latte intero 
  • 4 rossi d’uovo 
  • 1 bustina di vanillina 
  • la buccia (un pezzo grosso, non grattuggiata!) di mezzo limone 
  • 40 g farina 
  • 200 g zucchero 
  • 12 g colla di pesce 
  • 200g amaretti sbriciolati


Per la base di pan di spagna:
  • 2 uova 
  • 60 g farina 
  • 60 g zucchero

Per il pan di spagna: montare le uova con lo zucchero fino a farle diventare belle gonfie e spumose. Unire la farina setacciata e mescolare facendo attenzione a non smontare il composto. Versare nella teglia e infornare a 180° per circa 30 minuti (o a seconda della grandezza della teglia, più è sottile, meno dovrà cuocere e viceversa).

Nel frattempo, preparare la crema pasticciera: mettere a scaldare il latte con la buccia di limone, senza portarlo a bollore. In una ciotola, sbattere i rossi d’uovo con lo zucchero fino a farli schiarire, aggiungere la farina setacciata, la vanillina e quando il latte sarà caldo unirlo a filo, mescolando sempre. Rimettere il composto sul fuoco e SEMPRE MESCOLANDO portare a bollore; far bollire un paio di minuti, spegnere il fuoco e aggiungere la colla di pesce precedentemente ammollata in acqua fredda, farla sciogliere bene e quindi lasciare raffreddare. Quando sarà a temperatura ambiente, unire la panna montata, mescolando dal basso verso l’alto per non farla smontare. Aggiungere gli amaretti sbriciolati, mescolare bene e versare nella teglia.

Coprire con il pan di spagna tagliato e sagomato secondo spessore e forma desiderati (io ho fatto uno strato sottile, circa 1/2 centimetro), fare in modo che “affondi” leggermente nella bavarese. Riporre in frigo per almeno 4 ore (le mie hanno riposato tutta la notte).

Al momento di servire, passare un coltello appuntito intorno alla forma per evitare che la bavarese rimanga attaccata, sformare su un piatto da portata e decorare a piacere, ad esempio con pesche e cioccolato (per me il massimo con gli amaretti!).

Con questa ricetta partecipo al contest “Soft Desserts” di Una Fetta di Paradiso :)


                                                   
    

 (ENGLISH VERSION BELOW)



BAVARESE PUDDING (w. “pan di spagna” base)

INGREDIENTS:

  • 500 ml whole milk 
  • 200 g sugar
  • 40 g flour
  • 1 tsp vanilla extract
  • the zest (whole, not grated!) of 1/2 a lemon
  • 4 egg yolks 
  • 12 g of jelly (in layers)
  • 200g amaretti biscuits
  • 250 ml cream, whipped

for the base:
  • 2 eggs
  • 60 g flour (sifted)
  • 60 g sugar


Prepare the base: beat the eggs with sugar, until very light and fluffy. Add flour and mix well. Pour in a tray and bake for around 30 min (depending on the thickness) at 180° C.

To prepare the pudding, heat milk with the lemon zest and vanilla extract in it, preventing it from boiling. In the meantime, beat the egg yolks with sugar until they start to become more white, then add flour and mix. When the milk is hot, remove the zest and pour it slowly into the egg mixture, while beating. Heat again this mixture and make it boil for a couple of minutes, then turn off the heat, add the jelly(previously put in water to make it softer), mix well and let it cool down. When cold, add the whipped cream mixing gently to keep it fluffy. Pour in the tray, and put on it the base (cut following the shape of the tray and the thickness you prefer), then put in the fridge for at least 4 hours or, if possible, overnight. When ready, turn it on a serving plate, add some peaches or chocolate or whatever you like…and enjoy! 


domenica 1 settembre 2013

A new beginning!

83 giorni dopo, quando ormai tutte le speranze sembravano perse, rieccola.

Motivi della sparizione? Vari, direi. 

Se parliamo di quelli negativi possiamo metterci un esame che ha impiegato più del previsto ad andare come doveva, le difficoltà a tornare alla vita italiana, le mille burocrazie post-ritorno e lo studio da esame di settembre, che proprio non si riesce a digerire. 
Dal lato positivo bè, forse ancora di più: io, Lui e una splendida vacanza, ma anche Jovanotti visto in primissima fila, la decisione importante (finally!) di una nuova casa con nuove coinquiline…insomma, un sacco di cose. E per evitare di pubblicare uno o due post tanto per fare, di fretta tra un esame e l’altro e senza nessuna novità culinaria…bè, ho pensato fosse meglio mettere il blog in stand-by. Così, ho avuto il mio tempo per spadellare un po’, per traslocare, per calmare il Lui laureando, per prepararmi a questo ultimo anno da studentessa…tante di quelle cose che fanno quasi paura insomma. 

Ma sono tornata adesso, con un bel po’ di assi, pardon ricette, nella manica, e di nuovo la voglia di condividerle.
Con qualche novità: nuovo aspetto del blog, la scoperta di Instagram e..udite udite! La english version delle ricette. Ebbene sì, l’esperienza internazionale è servita pure a questo. Perciò, settembre 2013, primo mese di novità un po’ dappertutto, e anche nel blog. Il primo post è già pronto…da domani, SI PARTE! 

Stay tuned ;)

M.

domenica 9 giugno 2013

Carrot cupcakes.


Incredibile ma vero, gli esami sono finiti!

Ancora più incredibile pensare che sia finito anche il mio periodo qui...già, l'ingegnere torna in patria. Con una tristezza quasi incredibile, che mai avrebbe pensato di provare quando più di quattro mesi fa piagnucolava sul volo Milano-Londra. 

Un'amica, tornata in Italia qualche giorno fa per un paio di giorni, ha postato una frase:

"E' buffo tornare a casa. Tutto ha lo stesso aspetto, lo stesso odore, ti dà la stessa sensazione di sempre. 
Ti rendi conto che l'unico ad essere cambiato sei tu."

E credo che non ci sia niente di più adatto.
E' vero che si parte per tornare, ma quanto sia difficile tornare nessuno lo dice...

Comunque, bando alla tristezza, il tempo per piagnucolare, questa volta on the way back, ci sarà.
Diciamo che ho voluto celebrare sia la fine degli esami che la fine di questo periodo con un dolcino ancora una volta molto english, e ancora una volta in forma di cupcakes. O meglio, volendo preparare dei cupcakes, ho accontentato l'amica ancora sotto esame. Mi sembra il minimo ;) 
In ogni caso, secondo tentativo di cupcakes alle carote, un tantino dolci per mio gusto ma decisamente meglio della prima volta...che dire, enjoy




CARROT CUPCAKES

INGREDIENTI (per circa 20-22 cupcakes)

3 uova grandi
200 g di zucchero
175 ml olio di semi
250 g farina
1 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di lievito in polvere
cannella, noce moscata, zenzero a piacere
5 carote (piuttosto grandi) grattuggiate
75 g circa di noci spezzettate


per il frosting:

300 g philadelphia o altro formaggio cremoso
110 g burro morbido
200 g zucchero a velo
1 cucchiaino di cannella
altre spezie a piacere

Montare le uova con lo zucchero fino a farle diventare belle spumose. Continuando a mescolare, aggiungere l'olio a filo e continuare a montare finché non sarà perfettamente amalgamato. Aggiungere farina, lievito, bicarbonato e spezie e mescolare fino a ottenere un impasto omogeneo. Unire le carote grattuggiate e le noci e amalgamare.
Disporre nei pirottini da muffin, riempiendoli per 3/4, e infornare a 190° circa per 15 minuti (nel dubbio, fare la prova dello stecchino per controllare la cottura).

Nel frattempo, preparare il frosting montando il burro morbido con il philadelphia, e aggiungere poco alla volta lo zucchero a velo. Unire le spezie e amalgamare.
(Nota: in alternativa alle spezie aggiungere dell'estratto di vaniglia per aromatizzare)

Quando i cupcakes saranni freddi, decorare con la glassa e servire.

(Nota 2: conservateli in frigo, e per non più di un giorno, soprattutto visto che è estate, la crema al burro è delicata!)




lunedì 20 maggio 2013

Ingegneri sull'orlo di una crisi di nervi.

No, non sono scomparsa.
Semplicemente gli esami si stanno avvicinando troppo velocemente e il mio cervello deve cercare di ricordare troppe informazioni, e purtroppo la cucina in queste settimane e' solo un ricordo lontano (siano lodate le insalate, sarei morta di fame altrimenti).

Mi rimane ancora da comprendere del tutto la tecnica inglese per farti sostenere gli esami: quattro esami, COMPLETAMENTE DIVERSI, in poco piu' di una settimana. Alla faccia di quelli che vanno in Erasmus per passare "facile" gli esami, nemmeno nei periodi piu' bui studiavo cosi' tanto. E di solito studio TANTO.

Comunque, non sia mai che per il compleanno dell'ennesimo compagno di Erasmus faccia mancare la torta. E visto che la ricetta della suddetta torta non e' altro che una riedizione della cheesecake cocco-cioccolato (ma senza cocco e con il Toblerone fuso al posto del cioccolato...si', chiamiamola schifezza inglese, ma il festeggiato pare abbia una passione maniacale per la suddetta barretta) che ha esaltato tutte le amiche internazionali, rimando alla ricetta gia' postata per la versione italiana, mentre oggi mi lancio sulla prima english version di questa ricetta ormai ampiamente collaudata. Concedetemelo, sono gli ultimi sprazzi di english life ;)

TOBLERONE CHEESECAKE
INGREDIENTS (for a 23 cm diameter round tray)
  • 500-600 g (two packs) of Philadelphia
  • 1/2 pack Digestive biscuits
  • 2 eggs
  • 70 g melted butter
  • 2 tablespoons brown sugar
  • 3/4 cup sugar
  • 6 pieces of a big Toblerone
  • 5 pieces of a big Toblerone
Preheat the oven to 190C.
Prepare the crust by crushing the biscuits in fine crumbs, then add the brown sugar and the melted butter. Stir to obtain the consistence of wet sand. Put it in the tray and press evenly.
For the cream, soften the Philadelphia, then add sugar and stir well to make it fluffy. Add the eggs (one at a time!) and stir until completely incorporated. Crush 6 pieces of Toblerone and add them to the cream.
Pour the cream into the crust and put in the oven (medium height) for around 40 mins (check the consistence: it's ready if, when shaking the tray, edges are set but the centre jiggles a bit).

When the cheesecake is cold, melt in the microwave the remaining 5 pieces of Toblerone, then spread it on the cheesecake and put it in the fridge for at least two hours.

Enjoy! ;)

sabato 4 maggio 2013

Very. English. Scones.

Incredibile ma vero, il sole ha deciso di spuntare anche in terra anglica.

Perciò diciamo che ogni occasione è buona per mettere il naso fuori di casa (e magari raggiungere il bel colorito rosso peperone che solo io sono in grado di avere con mezz'ora di sole...ma questo è un altro discorso), quindi con le biomedical engineers locali, si è deciso di fare una colazione all'aperto. Pardon, brunch.

Per la serie: "inglesizzarsi, puntata seconda".

Comunque, proprio perché di brunch si trattava, l'ingegnere ha deciso di adattarsi al 100% agli usi e costumi locali e di cimentarsi in una delle ricette english che più english non si può: gli scones. Potranno sembrare qualcosa di mistico ai più, in realtà sono dei dolcetti dalla consistenza vagamente panosa, poco dolci e che possono essere arricchiti con un po' di uvetta, da servire con marmellata di fragole (per me lampone, l'astio nei confronti del sapore di fragola non mi abbandona nemmeno qui) e clotted cream, che altro non è che una crema burrosa, per capirci della stessa consistenza della panna montata quando diventa burro. Normalmente si servono con il tè pomeridiano, ma dal momento che li adoro ho deciso di provarli a fare per questo famoso brunch. La ricetta mi è stata fornita dal coinquilino inglese di alcune amiche, ragazzo che sforna continuamente crumble (prossimamente..!), scones, cheesecake e altre delizie che gli riescono una meraviglia (ahimé, magari scambiare coinquilini...). Comunque, una volta letta la ricetta, non potevo credere fossero così rapidi da fare. E rilassanti da preparare, niente di meglio di mettere effettivamente "le mani in pasta" per cancellare un po' di stress da studio. Ah, dimenticavo, sono pure buoni.

Certo, in Italia la clotted cream non esiste/è introvabile, ma si usa anche accompagnarli con il burro. Per una merenda un po' english...:)




SCONES CON UVETTA

INGREDIENTI (per circa 8 scones)
  • 350 g farina
  • 1 cucchiaino e 1/2 di sale
  • 2 cucchiaini e 1/2 di lievito per dolci
  • 85 g di burro
  • 3 cucchiai di zucchero
  • 170 ml di latte
  • il succo di un limone
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 50 g uvetta
  • farina q.b. (per stendere l'impasto)
  • un uovo sbattuto (o latte) per lucidare
In una ciotola capiente versare la farina, il lievito e il sale, quindi aggiungere il burro tagliato a tocchetti e impastare con la punta delle dita fino a ottenere un composto "bricioloso". Unire lo zucchero e l'uvetta e mescolare sempre con le mani. 
A parte, intiepidire il latte (deve essere tiepido, non caldo!) e unire il limone e l'estratto di vaniglia.
Disporre l'impasto di briciole a fontana e versarvi il latte aromatizzato, quindi impastare finché non sarà tutto amalgamato (risulterà piuttosto appiccicoso).
Spostare l'impasto su una spianatoia infarinata e impastare ancora qualche secondo, fino a ottenere un impasto liscio e sodo. E' importante impastare il minimo indispensabile, così da fare rimanere gli scones belli leggeri.
Mettere nel forno caldo a 200° una placca coperta da un foglio di carta da forno (la teglia calda aiuterà gli scones a "crescere" meglio) e nel frattempo stendere l'impasto fino ad un'altezza di circa un centimetro. Ritagliare gli scones con uno stampo tondo di 5-6 cm di diametro (io ho usato il bicchiere della Nutella :P) e metterli da parte. 
Una volta finito l'impasto, prendere la placca calda, disporvi gli scones e spennellarli con latte o uovo sbattuto.
Infornare per 10-15 minuti o finché non saranno leggermente colorati.


venerdì 26 aprile 2013

Il pollo al curry dello studente.

Il pollo al curry è una di quelle sicurezze che quando non sai che pesci pigliare ma vuoi prepararti qualcosa di diverso dalla solita fettina triste di carne arriva subito in tuo aiuto. 
Poi se dosi bene le spezie ha quel piccantino che non guasta mai, in più bello colorato così mette pure allegria...insomma, si capisce che è una delle mie grandi passioni. Potrei scriverne per mezz'ora. Ma non mi pare il caso.

Per quanti viaggi possa aver fatto, in realtà questo piatto me lo ha fatto assaggiare la mia mamma (e continua a prepararlo su richiesta, visto che come il suo ancora non l'ho mangiato da nessuna parte), con taaaanto basmati ad accompagnare e un sughino cremoso che riesce a ottenere aggiungendo pezzetti di mela e di patate, senza ulteriori ingredienti come farina/latte/formaggio cremoso o altre cose che a volte sento in giro.
E quindi, mille tentativi di replica da parte della sottoscritta, con risultati più o meno soddisfacenti.
Devo dire che la maggior parte delle volte lo mangio da solo, senza nessun accompagnamento, magari aggiungendo solo qualche verdura extra...in casa mia, di solito l'accoppiata standard è con il riso. Ma siccome, come mamma ha detto, "sto diventando inglese", un giorno in cui lo studio richiedeva un pranzo un po' più sostanzioso ho deciso di metterci insieme dei noodles all'uovo. E perché no, anche il fondo del pacchetto di mandorle (della mantovana! :P ) e le verdure al vapore rimaste dalla cena della sera prima.

Pranzo super energetico (da brava studentessa..), super sano e super buono! :)


POLLO E VERDURE AL CURRY CON NOODLES

INGREDIENTI (per due persone):

250 g petto di pollo a pezzetti
1 cipolla piccola
verdure a piacere (io ho usato carote a tocchetti e broccoli)
una manciata di mandorle a lamelle
1/3 di dado vegetale
1/2 cucchiaino di curry non piccante
curry piccante a piacere (io uso quasi soltanto questo, AMO il piccante)
100 g di noodles all'uovo
un cucchiaio di salsa di soia
sale e olio q.b.

Innanzitutto, preparare un po' di brodo vegetale, da mantenere ben caldo. Quindi, in un pentolino, scaldare un filo d'olio, aggiungere la cipolla e lasciarla rosolare qualche minuto con un paio di cucchiai d'acqua. Quando diventerà trasparente, aggiungere il pollo tagliato a pezzetti o listarelle e mescolare finché non sarà rosolato anche quello. A questo punto, iniziare a bagnare con il brodo, alzando la fiamma in modo da farlo evaporare. Dopo un paio di minuti, aggiungere le verdure e la polvere di curry, quindi unire altro brodo per amalgamare il tutto. Continuare ad aggiungere brodo e a farlo evaporare finché il pollo non sarà completamente cotto, aggiustando di sale se necessario.

Nel frattempo, preparare i noodles come indicato sulla confezione, e una volta cotti condirli semplicemente con la salsa di soia (non troppa, giusto per dare un po' di sapore).
Impiattare i noodles e coprirli con il pollo, che avrà tenuto un po' di sugo. 
Cospargere con le mandorle a lamelle (che volendo si possono tostare in padella qualche minuto) e..buon appetito!

domenica 7 aprile 2013

..e la torta Mantovana, che mantovana non è!

Ebbene si, pare proprio di essere sopravvissuti a questa Pasqua inglese.

Non c'è dubbio che sia stata un po' anomala...soprattutto per la sottoscritta, da sempre con qualche problema di attaccamento eccessivo alle tradizioni. Ma anche in questo inizio a crescere.

Il menu di domenica scorsa è stato salvato dalla buona volontà degli ometti italiani qui in Erasmus, che con tanta pazienza hanno prodotto ragù e una lasagna alta venti centimetri che sicuramente ci ha fatti sentire a casa, con tanto di abbiocco post-pranzo che non manca mai ai pranzi di famiglia.
Certo, l'assenza di un vero e proprio uovo di cioccolato (caro, carissimo nocciolato!) si è fatta sentire, ma quando il boyfriend è così fantastico basta aspettare qualche giorno in più e l'uovo ti arriva per posta, a sorpresa e per tua grandissima felicità. Logico che però per il giorno x servisse un dolce come si deve, perciò dopo qualche ricerca online (e l'esclusione di colombe di vario tipo, la carenza di strumenti e tempo si è fatta sentire) la scelta è ricaduta su una torta che (a quanto pare) è tipica di Pasqua nella zona di Prato. Perché si chiami Mantovana ancora non l'ho capito, di certo è facile da fare, bella morbida e degna sostituta della tanto amata colomba (ma perché no, anche del ciambellone della colazione) ;)

ph. by Hilla


TORTA MANTOVANA

INGREDIENTI:

  • 200 g di zucchero
  • 250 g di burro morbido
  • 6 uova (2 intere e 4 tuorli)
  • 250 g di farina
  • 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • un cucchiaino di lievito
  • mandorle a lamelle e zucchero a velo per guarnire
Montare burro e zucchero fino a ottenere un composto gonfio e molto spumoso. Aggiungere i tuorli e amalgamare, quindi unire le uova intere e mescolare ancora fino a incorporarle. Unire quindi la vaniglia e la farina, amalgamare fino a ottenere un impasto piuttosto sodo. Versare il tutto in una tortiera coperta con carta da forno (o imburrata e infarinata), cospargere con le mandorle a lamelle e infornare a 180° per 45-50 minuti. 
Suggerimento: controllate la torta dopo circa 35 minuti: se le mandorle dovessero risultare troppo scure, coprite con un foglio di carta stagnola e continuate la cottura.

sabato 30 marzo 2013

7 vasetti, 10 minuti!

Easter break, lo chiamano da queste parti. 

In realtà è il momento giusto per farsi venire una sana ansia da studio, il che non guasta visti i mesi passati a festeggiare. Però una pausa ogni tanto ci vuole, diciamolo, ci sono tanti mesi italiani da passare sui libri...perciò, ieri sera una tranquilla serata tra ragazze, le poche che in queste vacanze non sono tornate in patria. 
Abbandonate qui, abbiamo deciso di esercitarci con il sushi, perciò spedizione pomeridiana al supermercato per attrezzarsi di alghe, riso, pesce e quant'altro...piccolo dettaglio (giunto alla mente della sottoscritta solo una volta arrivata a casa): NIENTE DOLCE! Il che normalmente potrebbe non presentare un problema grave. Però, parliamone, serata tra ragazze cena+film senza nemmeno un dolcetto piccino piccino? Naaaaaah. L'altro dettaglio (non insignificante) è che da queste parti le chiusure pasquali sono un tantino più abbondanti che dalle nostre parti, quindi nessuna speranza di cavarsela con una rapida ricerca di ingredienti al negozio del campus, chiuso come tutto il resto. 
Primo pensiero: "torno al supermercato"..spento sul nascere causa temperature polari (ah, la primavera inglese...!). 
Secondo pensiero: "me la posso cavare con quello che ho in casa?". Risposta AFFERMATIVA! Dato che lo yogurt non manca mai, vai con la torta dei sette vasetti. Ma scambia un po' di farina col cacao, che alle ragazze piace il sapore cioccolatoso. E perché no, cannella? E quelle cosa sono? Pere? Ma si, mettiamoci anche quelle (il mio povero indice si è immolato nella sbucciatura). 



Risultato: torta alta, morbida morbida, che si scioglieva in bocca, e buona anche a colazione il mattino dopo...tempo: 10 minuti di impasto (se togliamo il tempo-medicazione dito) + 45 minuti di cottura. C'è di meglio? ;)




TORTA SPEZIATA AL CACAO E PERE

INGREDIENTI (per una teglia da 20-22 cm di diametro)

  • 1 vasetto di yogurt bianco
  • 2 vasetti di farina
  • 2 vasetti di zucchero
  • 1/2 vasetto di cacao
  • 1/2 vasetto di olio di semi
  • 3 uova
  • un cucchiaino di lievito per dolci
  • un cucchiaino di cannella
  • 2 pere (o 3 piccole) 
  • 2 cucchiai di zucchero di canna
Tagliate le pere a tocchetti. In una ciotola, molto semplicemente unite tutti gli altri ingredienti (ad eccezione dei due cucchiai di zucchero di canna) e amalgamate fino a ottenere un composto liscio. Infarinate leggermente le pere e unitele all'impasto (in questo modo non andranno a finire tutte sul fondo). Coprite una teglia con un foglio di carta da forno, versate l'impasto e cospargete con lo zucchero di canna. Infornate per circa 45-50 minuti a 180°.

Nota: il tempo di cottura si basa su una teglia di circa 20 cm di diametro, quindi una torta molto alta...nel caso usiate una teglia più grande, diciamo 24 cm di diametro, il tempo si dovrebbe ridurre a 35-40 minuti.

mercoledì 20 marzo 2013

Better-than-sex Cupcakes.

Quando si dice adattarsi ai costumi locali. Se nella cara vecchia Genova, quando si trattava di cucinare un dolce per puro divertimento, ci si lanciava su crostate/biscotti/sachertorte più o meno riuscite...qui si ripiega sui cupcakes. Esattamente, proprio quelle tortine fiabesche che hanno preso piede dalle nostre parti non molto tempo fa, che costano più o meno quanto un braccio, cariche di crema al burro e piene delle decorazioni più strane.
Bene, i cupcakes di questo post sono stati il frutto dell'impegno della sottoscritta e della mia polish friend (già mente dell'insalata di cui avevo scritto qui) che, annoiate dall'ennesimo pomeriggio di pioggia, hanno deciso bene di sorprendere le altre amiche con una sfilza di cupcakes dall'aspetto selvaggio (le gioie regalate dai pirottini che si trovano al super inglese) e dal nome decisamente invitante. Sì, la ricetta si chiama proprio così. E a giudicare dalle opinioni delle donzelle assaggianti, hanno soddisfatto le aspettative. D'altronde, quando i protagonisti sono cioccolato e Nutella ci sono pochi dubbi...

Diciamo che sono il classico dolce che ti da la mazzata calorica adatta ad affrontare anche la fine del mondo. Ok, non che sia necessaria una situazione così drastica per prepararli. Sono facilissimi da preparare, e valgono ogni singolo minuto di preparazione, lo posso assicurare. E ve ne accorgerete dalle facce delle persone a cui li farete assaggiare, trust me.

Ultima cosa: le misure da queste parti sono in tazze, cucchiai e cucchiaini. Lo so, mi sto "inglesizzando", ma ad essere onesta, una volta comprato il mio set di tazze (ovvero dei misurini di plastica colorata di varie dimensioni standard) ne sono diventata totalmente dipendente. E' TROPPO più comodo delle misure in grammi, porterò avanti una battaglia per adattare le ricette anche in Italia, ho deciso. Comunque, ho provato a convertire tutte le dosi. Spero di non aver fatto pasticci.....;)



(ricetta adattata da Curly Top Baker)

BETTER-THAN-SEX CUPCAKES
(ovvero CUPCAKES AL CIOCCOLATO E NUTELLA)

INGREDIENTI (per 20-22 cupcakes)

  • 125 g burro morbido
  • 250 g zucchero
  • 2 uova grandi
  • 100 g farina
  • 1 cucchiaino bicarbonato
  • 60 g cacao amaro
  • un pizzico di sale
  • un cucchiaino di estratto di vaniglia (o una bustina di vanillina)
  • 125 ml di latte
per la glassa:
  • 125 g di burro morbido
  • un barattolo di Nutella da 200 g
  • 125 g zucchero a velo
  • 2 cucchiai di latte
Sbattere il burro con lo zucchero, fino a farlo diventare spumoso. Aggiungere un uovo alla volta amalgamando bene. In un'altra ciotola, mescolare tutti gli ingredienti secchi e aggiungerli al composto di burro uova e zucchero, quindi a parte mescolare il latte con l'estratto di vaniglia e aggiungere anche questo all'impasto di partenza. Amalgamare bene, facendo attenzione però a non mescolare più del dovuto, o i cupcake risulteranno gommosi. 
Foderare con dei pirottini circa 20 stampi da muffin e riempirli per metà. Infornare a 180°-190° per 25 minuti circa, controllando la cottura con uno stuzzicadenti. 
Attenzione: sono cupcakes, non muffins, quindi a fine cottura dovrebbero risultare alti quanto i pirottini ma piatti in superficie. Non spaventatevi se non "crescono", non devono avere la cupoletta.

Nel frattempo, preparate la glassa: ancora una volta, amalgamate burro e zucchero a velo fino a renderlo gonfio e spumoso, quindi aggiungete la Nutella e il latte e amalgamate finché la glassa non risulterà perfettamente liscia. 

Una volta che i cupcakes sfornati saranno FREDDI (se sono anche soltanto tiepidi la glassa rischia di sciogliersi), decorateli con un bel ciuffo di glassa, va bene sia utilizzare un cucchiaio o una sac à poche, a seconda dell'effetto che volete ottenere, aggiungendo eventuali altre decorazioni. Noi abbiamo usato delle palline argentate. 



Non sono carinissimi? ;)



martedì 12 marzo 2013

And now..Tam's salad!

So che dovrei vergognarmi, aggiornando così raramente...ma la vita Erasmus si sta rivelando più impegnativa del previsto, troppe lezioni, cose da fare, troppo di tutto...però ammettiamolo, troppo in senso positivo. :)

A mia discolpa posso dire che i coinquilini non mi rendono la vita semplice: la cucina in questo appartamento è veramente qualcosa di incredibile. Quando va bene, ci si trova il pollo (cotto o crudo, poco importa) del giorno prima. Quando va male, il suddetto pollo può averne anche più di un paio, di giorni. E via dicendo: può capitare che al mattino, andando a farti il tè, trovi una cipolla mezza tagliata sul pavimento.
O un fusillo che ha preso residenza sulle piastre. O ancora una risaia al posto dello scarico del lavandino. And so on.
Capite bene che cucinare si fa difficile.

Infatti oggi ho deciso di "rubare" un'altra insalata (si lo so, sono monotona) ad un'altra amica, questa volta spagnola (anzi, metà tedesca e metà spagnola, per essere precisa) che ce l'ha fatta provare proprio ieri sera. Anche questa volta un'insalata ricca ricca, un bel piatto unico per capirci, ma veramente saporita, poi per me che sono un'appassionata dell'aceto non poteva esserci niente di meglio!
Per chi volesse provare l'ennesima sperimentazione internazionale.... ;)

Photo by Magda :)

INSALATONA CON FRUTTA, FORMAGGIO E BALSAMICO

INGREDIENTI: (non indico il numero di persone perché va veramente a occhio, dipende quanto volete che sia grande la vostra insalata)

  • lattuga
  • una manciata di uvetta
  • 1/2 mela tagliata a tocchetti
  • 100 g di formaggio (qualunque tipo purché sia saporito. Il blue cheese, tipo roquefort, è ottimo)
  • 10-12 acini d'uva tagliati a metà (in tre parti se sono grossi)
  • pomodoro
  • pollo o bacon tagliati a pezzettini
  • aceto balsamico
  • glassa di aceto balsamico
  • sale e olio q.b.
Per prima cosa rosolate in padella i pezzetti di pollo con un filo d'olio (o bacon, se preferite, fino a renderlo croccante). Tagliate la lattuga abbastanza grossolanamente e mescolate tutti gli ingredienti. Condite con un filo d'olio, poco sale e abbondante balsamico. Impiattate e decorate con la glassa di balsamico.

Nota: è già ricca, ma volendo si può aggiungere un uovo sodo, o usare sia pollo che bacon..spazio alla fantasia insomma!


mercoledì 20 febbraio 2013

Magda's salad.

Erasmus implica conoscere persone da ogni parte d'Europa. Se poi ci aggiungiamo anche il fatto che in questa università una buona percentuale di studenti non è di origine inglese, la possibilità di imbattersi in ricette sconosciute durante le cene "ognunoportaqualcosa" diventa altissima.
E infatti, alla prima famigerata cena di quel tipo, più della metà dei cibi era sconosciuta. Oggi ho replicato quella proposta dalla mia amica Magda, polacca, precisamente di un paese vicino Varsavia, che ha presentato questa particolarissima insalata che da un lato mi ha riportata alla nostra insalata russa, dall'altra mi ha fatto scoprire un accostamento di sapori che non avrei proprio pensato di provare.
La realizzazione con gli ingredienti del super inglese l'ha resa poi particolarmente "light", visto che da queste parti tendono a essere un tantino estremi, della serie: o junk food, o prodotti senzagrassi/senzazucchero/senzaniente..essendo poco predisposta alle porcherie piene di schifezze, la scelta è stata obbligata, e ha fatto virare un'insalata bella corposa verso un pranzo leggero leggero che secondo me ha il suo perché ;)



INSALATA DI PORRI, PROSCIUTTO E ANANAS (sì, avete letto bene)

INGREDIENTI (per due persone)
  • quattro porri (soltanto il cuore centrale) tagliati a rondelle fini
  • 3 fette di ananas al naturale
  • 100 g prosciutto cotto sgrassato (a listarelle o a cubetti)
  • due cucchiai di yogurt greco 0%
  • 1 cucchiaio di maionese light
  • 1/2 scatoletta di mais
  • sale, pepe q.b.
Allora, se siete di stomaco forte e non dovete baciare nessuno nell'immediato post-pranzo, è sufficiente che mescoliate tutto insieme e condiate con un dressing fatto mescolando maionese, yogurt, un paio di cucchiai d'acqua, sale e abbondante pepe.
Nel caso in cui i porri crudi non siano la vostra passione, basterà farli appassire qualche minuto in padella, in modo tale che il gusto risulti meno deciso, prima di mescolarli con gli altri ingredienti.
Detto fatto, velocissima e super gustosa.

Buona pausa pranzo!

mercoledì 13 febbraio 2013

It's a pancake thing!

Credo, anche se non ne sono del tutto certa, che ieri fosse martedi grasso. La cosa bizzarra è che da queste parti, non si parla (come potrebbe essere spontaneo pensare) di "fat tuesday", o qualunque altra strana definizione vi possa venire in mente: qui si festeggia il PANCAKE DAY.
Primo pensiero: ma sì, si festeggia per modo di dire, che sarà mai..
La realtà? Tonnellate di preparato per pancakes che compaiono al supermercato, gare di mangiata di pancake in giro per il campus, cucine iper affollate da gente che non cucina altro che pancakes, zone comuni intasate da offerte di pancakes gratis...insomma, un delirio. Quando si dice essere attaccati alle tradizioni. Che poi, se la memoria non mi inganna, i pancakes sono americani. Ma questo è un altro discorso. 

Comunque, volevamo per caso venire meno alla splendida tradizione? Non sia mai! Perciò, con una collaborazione franco-italo-spagnola (le gioie dell'Erasmus!) ieri una delle varie cucine ha visto la produzione di QUINTALI di pancakes. Chi li ha provati con il prosciutto, chi con la nutella, chi con lo sciroppo d'acero...chi con quattro o cinque cose contemporaneamente. Insomma, un successo. Da brave donzelle cucinanti, ovviamente, non ci siamo affidate all'obbrobrio del preparato liquido, e abbiamo fatto tutto con le nostre manine, abbandonandoci anche a qualche virtuosismo come l'aggiunta di banane o mele all'impasto...che dire, forse la cena migliore da quando sono da queste parti ;)

Ma ho chiacchierato fin troppo: ecco qui la ricetta, qui in versione senza lievito, onestamente le due volte di numero in cui li ho preparati in terra italica mi sono lanciata con l'aggiunta di un piiiizzico di lievito per dolci, ma devo dire che la versione di ieri non mi ha affatto delusa, anzi ;) 

E vi assicuro per esperienze passate che una colazione a sorpresa a base di pancakes non può che essere gradita!

Nota: questa versione non ha NE' SALE NE' ZUCCHERO, perché c'era chi li preferiva dolci e chi salati. Volendo, si può aggiungere una delle due cose..





PANCAKES

INGREDIENTI (per 6 persone):

  • 6 uova
  • circa 400 g di farina
  • circa 1/2 l di latte
  • burro per ungere la padella
  • sciroppo d'acero
  • Nutella
  • confetture varie
  • frutta fresca 
  • panna montata
  • prosciutto, formaggio........
Il procedimento è semplicissimo: unite uova e farina, quindi aggiungete il latte, controllando a occhio la consistenza. L'impasto deve essere fluido ma non troppo (non come quello delle crepes, tanto per intenderci, perché i pancakes devono risultare un po' più alti e consistenti), e totalmente privo di grumi.
Lasciate riposare l'impasto per una mezz'oretta, quindi scaldate bene una padella antiaderente (fuoco medio, altrimenti bruciano), ungetela con una noce di burro e versateci un piccolo mestolo di impasto, delicatamente in modo che non si spanda troppo. NON ROTEATE LA PADELLA! Quando inizierà a fare qualche bolla sulla superficie, la parte al di sotto dovrebbe essere cotta, quindi potete girarlo e terminare la cottura.
Preparatene una bella pila e serviteli tiepidi con quello che preferite.
Volendo, in cottura, potete disporvi qualche fettina sottilissima di banana o mela, o magari pezzetti di noce o cioccolato. L'importante è che affondino nell'impasto, altrimenti rischiano di bruciare.




giovedì 7 febbraio 2013

English life - prima puntata

E finalmente, dopo mille peripezie, mille moduli e complesse conversazioni in un inglese più o meno maccheronico, l'ingegnere è riuscita a ottenere la connessione in camera! Gioia e tripudio, ormai non ci speravo più. 

No, niente ricetta oggi, la condivisione della cucina (con un inglese, un egiziano, e altre due ragazze e un ragazzo di nazionalità non pervenute) e la totale assenza (per ora) di coltelli/teglie/mixer/qualunque altra cosa diversa da piatti e posate che vi possa venire in mente mi tarpano un pochino le ali.

In compenso, l'ingegnere ormai quasi del tutto inserito dell'ambiente english che la ospiterà per i prossimi mesi, ha curiosato un po' per i negozi nei dintorni del campus (e anche nel campus, perché giusto per farmi rimpiangere meno l'Università italiana qui c'è persino il mercato settimanale DENTRO l'università) e ha trovato decisamente un sacco di cose interessanti. Nella patria degli scones e dei pudding, i supermercati sono pieni zeppi di cose che per la mia povera mente italiana che guardava ammirata i programmi di Nigella Lawson cercando di capire come sostituire gli inglesissimi ingredienti, sono state una specie di miraggio. 

Perciò, appurato che ci sono in giro mille cose nuove da provare, domani si terrà la prima sperimentazione del forno. Nel caso in cui riesca a sopravvivere, l'idea è quella di cimentarmi con un po' di ricette locali. Ma anche di mantenere un po' di radici italiche e magari sperimentare qualche ricetta "rimasta indietro" per motivi di tempo.
Il tutto tra una fes...ehm, pardon, lezione, e l'altra, ovviamente.

So, alla prossima puntata (o ricetta,si spera), con le regole di sopravvivenza al forno di un campus universitario...e i risultati dell'esperimento ;)

giovedì 24 gennaio 2013

Muffin salati wurstel e scamorza

E anche l'ultimo esame è andato.
Ok, non l'ultimo-ultimo-ultimo, ma l'ultimo prima di partire. Eh sì, perché l'ingegnere va in trasferta! Università del Surrey...e addio Università di Genova per almeno qualche mese. Come se mi dispiacesse. Certo è che dopo un periodo un po' altalenante, finalmente era tornata la serenità che mancava da tempo...ma la decisione era stata presa tempo fa, e ora se ne raccolgono i frutti (che si spera saranno più che soddisfacenti...). Lo so, avrei dovuto dirlo. Ma sembrava tutto così lontano...ora invece, finalmente, dopo mesi di attesa...CI SIAMO! Da giovedì, una nuova casa (o meglio, una stanza in un inglesissimo college), nuova università, nuove compagnie...tutto nuovo. 
In una parola, ansia.
Però quasi quasi una non basta...ci aggiungerei un non vedo l'ora grosso così. ;)

Per l'occasione, voglio tirare fuori la ricetta che mi ha fatto iniziare l'anno: la sera di Capodanno, l'ingegnere ha tirato fuori per la festa in casa (non sua, non sono ancora così matta) una discreta quantità di muffin salati per sfamare la mandria di ospiti, muffin nati per fare qualcosa di diverso dal solito, che lo ammetto, hanno accusato un po' le ore passate tra la preparazione del mattino e la serata...ma non si può pretendere tutto! Diciamo che l'idea era buona...cercherò di migliorare la resistenza all'ambiente ;)
Mettete mai, per un'idea un po' diversa per un apericena in casa...




MUFFIN SALATI WURSTEL E SCAMORZA

INGREDIENTI (per circa 15 muffin)
  • 100 ml latte
  • 50 ml olio d'oliva
  • 200 g farina
  • 100 g parmigiano grattuggiato
  • 3 uova
  • 1 cucchiaio di aglio e prezzemolo tritati
  • 6 g lievito in polvere (non per dolci)
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato
  • 200 g scamorza affumicata
  • 6 piccoli wurstel
  • sale e pepe q.b.
Per prima cosa tagliate i wurstel a dadini e abbrustoliteli in una padella antiaderente.
In una ciotola capiente (o nella planetaria), mescolate olio, latte e uova. Aggiungete quindi, setacciandoli, lievito, farina e bicarbonato, e mescolate finché non si saranno assorbiti (come già detto qui per i muffin dolci, non mescolate più del dovuto o i vostri muffin risulteranno duri e pesanti). Unite l'aglio e il prezzemolo, il parmigiano grattuggiato, la scamorza e i wurstel (che si saranno raffreddati nel frattempo). Aggiustate di sale e pepe e riempite gli stampini, coperti con i pirottini da muffin, fino a riempirli circa per metà. Cuocete in forno a 180° per circa 15-20 minuti, o finché non saranno belli gonfi e dorati.




mercoledì 16 gennaio 2013

Sandwich lampo pollo e avocado.

Come promesso, rieccomi qui! Con una ricettina ultra rapida e strabuona per un pranzo altrettanto rapido all'università, o per una gita fuori porta...o semplicemente per il giorno in cui non si ha assolutamente voglia di cucinare. Mi direte: "torni da un viaggio di due settimane e ci presenti un panino?" Bè, oggi sì! Ma un panino un po' diverso dal solito, provato in un ristorante della splendida Cartagena de la Indias (un giorno in cui il mio stomaco non poteva sopportare niente di più di un panino..) che mette insieme l'italianità del provolone, la genovesità del pesto e il tocco esotico dell'avocado, per un risultato veramente gustoso e pure decisamente sano.
In più, sazia per bene ed è velocissimo da fare. Cosa volete di più?:)



SANDWICH POLLO E AVOCADO

INGREDIENTI:

  • pane arabo (un panino)
  • petto di pollo (1-2 fette, ben battute)
  • un cucchiaio di pesto
  • 1/4 di avocado
  • 1/2 pomodoro
  • 4 fette sottili di provolone
  • sale, pepe
Grigliate il pollo in una padella leggermente unta, salatelo e pepatelo. Tagliate a metà il panino e distribuite su una metà il pesto, coprite con il pomodoro tagliato a fette molto sottili, il pollo tagliato a listarelle, il provolone e l'avocado, tagliato anche questo molto sottile. Coprite con l'altra metà del panino e premete bene. 
E' fondamentale che questo panino venga scaldato! Non è necessario che sia servito caldo, anzi, però per amalgamare bene i sapori e fare sì che il provolone si sciolga e vada a coprire il pollo. Quindi, in assenza di una piastra apposita, potete passarlo in forno finché il provolone si sarà sciolto, e mangiarlo caldo oppure lasciarlo pronto per un pranzo al sacco.

martedì 15 gennaio 2013

Prima o poi, bisogna tornare.

Anche se poteva sembrare, e benché sia già sommersa da esami che sembrano essere sempre uno peggio dell'altro, non sono scomparsa!
Dove sono stata tutto questo tempo? Io dico solo Sud America, fuori dalle rotte a cui gli italiani sono abituati, mettiamola così...le foto parleranno da sole. Si tratta solo di riconoscere una bandiera ;) 
Un viaggio importante, in un paese che per la mia famiglia, per farla diventare la famiglia fantastica che è oggi, ha significato moltissimo, diciotto anni fa. Diciotto anni fa, ha fatto diventare la quattrenne che ero allora la sorella maggiore in una famiglia che a quel punto è stata effettivamente completa.
E l'emozione di tornarci è stata, per tutti, decisamente proporzionata.

Per ora diciamo che si tratta di un anticipo, tanto per ricordarvi che ci sono...
Domani, e i prossimi giorni, tornerò a fare la persona seria e farò in modo di farvi anche "assaggiare" il mio viaggio..

Nel frattempo, buona visione!
M.














Ed ecco svelato il mistero..:)